[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Medico

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Hipócrates

Citazioni sul medico.

Citazioni

[modifica]
  • Arte più misera, arte più rotta, non c'è del medico che va in condotta. (Arnaldo Fusinato)
  • Autopsia: l'ultima indiscrezione del medico. (Michel Zamacoïs)
  • Chi pecca contro il proprio creatore | cada nelle mani del medico. (Siracide)
  • Chi vive secondo le prescrizioni del dottore, vive infelicemente. (Robert Burton)
  • Ci sono soltanto due tipi di dottori: quelli che esercitano col loro cervello e quelli che esercitano con la loro lingua. (William Osler)
  • Crudeltà di medico, medicina santa. (La cena delle beffe)
  • [Pausania] diceva che il medico migliore è quello che non fa marcire gli ammalati, ma li seppellisce direttamente. (Plutarco)
  • Dolcemente stanco, | come un medico che ha operato fino al mattino. (Lucio Battisti)
  • È un timore che informa da lungo tempo i miei rapporti con i medici, quello che perdano interesse nei miei confronti, che ordinino all'infermiera di far passare altri prima di me, che diano per scontata la mia morte. (Don DeLillo)
  • [I medici] erano utili, necessari, inevitabili (la stessa ragione per cui ci sono e sempre ci saranno pseudoguaritori, maghi, omeopati e allopati), perché soddisfacevano l'esigenza morale della malata e delle persone che alla malata volevano bene. Essi appagavano quell'eterno bisogno dell'uomo di sperare in un sollievo, il bisogno di partecipazione altrui, affettiva e attiva che l'uomo prova quando soffre. Soddisfacevano a quell'eterno bisogno umano – rilevabile, nella sua forma primitiva già nel bambino – che è il bisogno di nuocere e accarezzare la parte che ci duole. (Lev Tolstoj, Guerra e pace)
  • Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori. (Tristan Bernard)
  • I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: pur che vi possano proibire qualcosa tutto va a posto. L'astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno. (Giovannino Guareschi)
  • I dottori sono simili agli avvocati; la sola differenza è che gli avvocati ti derubano soltanto, mentre i medici ti derubano e per di più ti uccidono. (Anton Čechov)
  • I medici e i carnefici hanno questo privileggio: di uccidere gl'uomini e d'essere pagati. (Salvator Rosa)
  • I medici non sono al mondo per facilitare la morte ma per conservare a qualunque prezzo la vita. (Thomas Mann)
  • I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato. (Friedrich Nietzsche)
  • I medici sono come gli sbirri, non fanno mai promesse. (Law & Order - Unità vittime speciali)
  • I medici sono fortunati: i loro successi brillano al sole e... la terra copre gli errori. (Michel de Montaigne)
  • I medici sono più pericolosi delle malattie, ma le medicine sono ancor più pericolose dei medici. (Giovanni Papini)
  • I medici sono uomini che prescrivono farmaci di cui sanno ben poco per curare malattie di cui sanno ancora meno di uomini di cui non sanno nulla del tutto. (Escape Plan - Fuga dall'inferno)
  • I migliori medici della mia vita sono tre: il dottor Dieta, il dottor Riposo e il dottor Ottimismo. (Jonathan Swift)
  • I veri medici sono coloro che in casa non strepitano e non urlano, ma sono i miti e accorti custodi della pace, che sanno trattare colle persone irascibili, dare i rimedi opportuni negli accessi improvvisi di furore e anche dire parole di refrigerio quando la febbre delle anime ha raggiunto i trentanove gradi! (Friedrich Wilhelm Foerster)
  • Il compito del medico è preservare l'uomo il più a lungo possibile dalla morte. (Una vita)
  • Il medico è come il confessore! (Ieri, oggi, domani)
  • Il medico non può, egli stesso, guarire la propria ferita. (Il cavaliere dalla pelle di leopardo)
  • Il medico non serve che a tener alto il morale. (Petronio Arbitro)
  • Il medico sapiente deve essere tanto esperto per prescrivere un rimedio quanto per non prescriver nulla; e a volte l'arte somma consiste proprio nel non adottare nessuna medicina. (Baltasar Gracián)
  • Il medico si trova poi in una posizione di privilegio, perché si trova tanto spesso a cospetto di anime che, malgrado i loro passati errori, stanno lì lì per capitolare e far ritorno ai principi ereditati dagli avi, stanno lì ansiose di trovare un conforto, assillate dal dolore. Beato quel medico che sa comprendere il mistero di questi cuori e infiammarli di nuovo. Ma è indubitato che la vera perfezione non può trovarsi se non estraniandosi dalle cose del mondo, servendo Iddio con un continuo amore, e servendo le anime dei propri fratelli con la preghiera, con l'esempio, per un grande scopo, per l'unico scopo che è la loro salvezza. (Giuseppe Moscati)
  • Il mio dottore mi diede sei mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei. (Walter Matthau)
  • Il punto è che per diventare medici, dobbiamo curare il paziente oltre che la malattia. Dobbiamo tuffarci nelle persone, navigare nel mare dell'umanità, Truman. (Patch Adams)
  • In Inghilterra, in una giuria, non sono ammessi né macellai, né chirurghi, né medici, per la loro insensibilità verso la morte. (Immanuel Kant)
  • [Noi medici] Indossiamo sul viso la maschera della convivialità – per rassicurare, incoraggiare, dare speranza – e portiamo dentro il nichilismo del testimone impotente di fronte alla tragedia. (Umberto Veronesi)
  • Io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto. (Carlo Collodi)
  • Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch'essa come una malattia. (Alfredo Panzini)
  • L'huomo non può esser medico perfetto d'altri fuor che di sé solo. (Alvise Corner)
  • La maggior parte dei medici costruisce edifici di parole per nascondervi la propria ignoranza e i propri interessi. (Rosario Magrì)
  • La malattia è il dottore a cui si dà più ascolto. Alla gentilezza ed alla saggezza noi facciamo soltanto delle promesse; al dolore, noi obbediamo. (Marcel Proust)
  • La qualità di un medico non viene più misurata da quanti pazienti cura, ma da quanti articoli pubblica su riviste specializzate. Ciò ha incoraggiato un gran numero di ricerche banali e spesso ha portato all'abbassamento degli standard nella cura clinica. (Richard Ryder)
  • Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici. (Guido Ceronetti)
  • Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga. (Ugo Bernasconi)
  • Metà delle vite che voi salvate non sono degne di essere salvate, perché sono inutili, mentre l'altra metà non andrebbe salvata perché è perfida. La vostra coscienza non vi rinfaccia mai l'empietà di questa guerra permanente contro i piani della Provvidenza? (Benjamin Franklin)
  • Mi mancava [...] il distacco che permette al medico di far fronte alle sofferenze del malato, senza un coinvolgimento emotivo dannoso a entrambe le parti. (Rita Levi-Montalcini)
  • Nell'ultimo decennio l'istituzione medica è divenuta una grave minaccia per la salute. Le depressioni, le infezioni, le menomazioni e le disfunzioni originate dai suoi interventi causano ormai più sofferenze che non tutti gli incidenti del traffico e gli infortuni sul lavoro. Soltanto i danni organici provocati dagli alimenti di produzione industriale possono competere con la patologia indotta dai medici. (Ivan Illich)
  • Non havendo adunque l'huomo miglior medico di se stesso né miglior medicina della vita ordinata, questa si debbe abbracciare. (Alvise Corner)
  • Non v'è quasi altra differenza fra un medico buono ed uno cattivo che questa: il primo è innamorato della guarigione, il secondo della malattia. Il cattivo medico non desidera guarire radicalmente l'ammalato; ma solo calmare i sintomi che lo fanno soffrire. Così il cliente gli è grato del sollievo... e ritorna. (Il ragionamento è – si capisce – inconscio. O almeno...) (Umberto Saba)
  • Oggigiorno i medici sono diventati giudici e giuria. E la malattia è la nuova arma di distruzione di massa. (Chuck Palahniuk)
  • Osserva quanta importanza si dà al piccolo medico, e com'è autorevole il suo tono quando nel suo intimo è ben sicuro che sta curando una malattia insignificante. (Jules Renard)
  • Pei loro studi naturali e positivi i medici sono i più lontani dai pregiudizi metafisici: accostando il maggior numero di sofferenze umane sono i più caritatevoli e democratici. Quindi anche nei paesucoli più remoti, se troviamo un liberale nelle elezioni, nella lettura e nella diffusione di libri e giornali, è desso d'ordinario il medico condotto. (Giovanni Faldella)
  • Per parte mia, non so di che malattie ci guariscano i medici, ma so di certo che ce ne inoculano di assai funeste: la viltà, la pusillanimità, la credulità, il terrore della morte. Se guariscono il corpo, uccidono il coraggio. (Jean-Jacques Rousseau)
  • Ricordati che il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi. (Galeno)
  • Se il medico non dà nessun consiglio, i malati se ne lamentano, perché pensano che disperi di loro. (Epitteto)
  • Se noi medici siamo i testimoni della vita e della morte, della vita quando appare e poi scompare, e ci spettava quindi un ruolo importante, anzi, umanamente guardando, normativo, allora il paziente e il suo entourage dovevano poter contare interamente su di noi, e non solo sul nostro sapere, ma anche sul nostro essere. Noi dovevamo essere presenti con una certa trasparenza, chiarezza e purezza continua, avremmo dovuto avere una specie di apertura, non turbata da intime contraddizioni. Non pensavo che ci saremmo dovuti conquistare ogni volta una propria certezza al riguardo di questa interna disponibilità, di questo scioglimento dei nostri peccati, credevo tuttavia che dovevamo sempre tendere a qualcosa di simile. (Adrienne von Speyr)
  • Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta. (Scuola Medica Salernitana)
  • Se un medico, sia pur celeberrimo, cade ammalato, fa chiamare un altro medico che gli tasti il polso e gli domandi dove arde il fuoco del male. (Il cavaliere dalla pelle di leopardo)
  • – Senti, ma che ha il Dott. Merrick?
    – Vuoi dire perché si comporta come se avesse uno schedario ficcato su per il culo?
    – Sì!
    – Si chiama Sindrome da Superdio. Tutti i dottori sono fatti così. Pensano di sapere tutto. (The Island)
  • Solo al medico è conceduto dar morte agli uomini impunemente. (Francesco Petrarca)
  • Stare dove la vita è ridotta a un filo sottile è traumatico ma può insegnare parecchie cose a un dottore. (Enzo Jannacci)
  • Trovo che è il miglior mestiere del mondo; perché, sia che si faccia bene sia che si faccia male, si è sempre pagati in modo uguale. L'affare cattivo non ricade mai sulle nostre spalle, e tagliamo, a piacer nostro, nella stoffa che lavoriamo. (Molière)
  • Tutti i medici sbagliano, signor Viviani. Anzi, statisticamente, di solito i medici sbagliano di più proprio con le persone care. (Marco Malvaldi)
  • Tutti i medici tradizionali credevano nelle persone, e i pazienti parlavano loro della propria natura. La natura veniva sperimentata, veniva sentita, odorata, assaporata dalle persone. Come lo spettatore, nel teatro greco, veniva educato a «sentire» l'attore, così il medico – quasi partecipasse a una tragedia greca – veniva educato, attraverso la mimesis (una simpatia che diventa sentire l'altro), a sentire la tragica vicenda di quella persona che sedeva dinanzi a lui e che, nella sua condizione umana, si era trovata in qualche guaio, in qualche contrarietà; e la natura cercava di guarire se stessa. Il concetto di salute non esisteva; esisteva solo l'idea di una natura più o meno capace di guarire costantemente se stessa. E ciò che il medico faceva, con il consiglio, con l'empatia, col potere della parola – la parola che risanava – e forse con pillole di coralli macinati o di mercurio, che sono altamente tossiche, come diremmo oggi, consisteva nell'incoraggiare la natura, nel rafforzare la natura, a compiere la propria azione guaritrice. Oggi ci è difficile pensare in questo modo alla funzione del medico. Pensiamo sempre che egli usi qualche strumento della sua professione per fare qualcosa al sistema o al sottosistema che c'è nel paziente, e che lui, non il paziente, conosce. (Ivan Illich)
  • Tutti, nel mondo, lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi medici direttamente lavoriamo sull'uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l'uomo che, dinanzi a noi, ci dice di sé stesso, e ci dice "Aiutami" e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza. [...] La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C'è l'anima da portare a Dio. [...] Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi. Trovi tanti medici che offrino sé stessi per Lui. (Gianna Beretta Molla)
  • Un dottore?! La panacea universale, sì! La grande magia del XX secolo! Sei depresso? Dal dottore! Sei felice? Dal dottore! Le tasse sono alte? Lo stipendio è basso? Dal dottore! (Ai confini della realtà)
  • Un medico al giorno toglie il male di torno. (Aldous Huxley)
  • Un medico che curi se stesso ha un matto per paziente. (William Osler)
  • Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme. (Eugène Ionesco)
  • Diagnosi (s.f.). Talento molto sviluppato fra i medici che consiste nell'intuire l'entità del conto in banca del paziente in modo da poter stabilire quanto a lungo debba essere ammalato.
  • Dottore (s.m.). Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
  • Medico (s.m.). Persona alla quale guaiamo fiduciosi quando siamo malati e ringhiamo sospettosi quando stiamo bene.
  • Date un'occhiata ai medici più accreditati: hanno eglino forse questi rimorsi? No certamente, anzi seguono la loro professione con tranquillità, addossando alla natura i funesti accidenti, e facendosi onore d'ogni fortunato successo.
  • Quando siamo sani ci facciamo beffe ordinariamente de' medici, ma quando siamo ammalati, ci sottomettiamo facilmente alle loro prescrizioni.
  • Quel dottore è così sbrigativo, che non lascia tempo ai suoi ammalati di chiamare il notaio.
  • Vorrei proprio [...] che un medico presenziasse ai funerali del malato, così come, in Francia, il giudice assiste all'esecuzione del colpevole da lui stesso condannato.
  • Il ciarlatano studia le malattie negli organi malati, dove non trova che gli effetti, rimanendo ignorante per quello che riguarda le cause. Il vero medico studia le cause delle malattie, studiando l'uomo universale.
  • Le opere, non le chiacchiere, fanno il medico.
  • Ogni medico deve avere molte conoscenze, e non solo quelle che possono trovarsi nei libri; i pazienti devono essere i suoi libri preferiti.
  • – Ci si rende conto che il vecchio medico di famiglia sa sempre condire la medicina con un po' di psicologia.
    – Giusto. Non solo deve riconoscere la malattia, ma anche la causa. Come l'altro giorno, quando vidi la signora Reynolds con un'eruzione in faccia, dissi fra me: «Scommetto che sua suocera è venuta a farle visita. Non può sfogarsi a parolacce e allora sfoga a foruncoli».
  • Come il medico è un coltivatore, il malato dovrebbe esserlo anche lui. Sapere cosa distruggere e cosa coltivare.
  • È bello fare il medico condotto. In principio volevo specializzarmi, essere quel genere di medici che dicono: «No, no no no, non tutta la gola, tonsille esclusivamente. E solo la sinistra». Poi ci assegnarono un vecchio professore per un corso, credo di ricordare parola per parola ciò che disse: «Figlioli, non disprezzate il medico generico: è un coltivatore che cura il seme, la terra e il raccolto, il cibo dell'uomo. Lo specialista è come un giardiniere che cura i fiori di serra per ornare il seno delle dame». Allora decisi di fare il coltivatore.
  • Come medico devi accettare il fatto che quello che facciamo qui ha un solo scopo: guadagnare tempo. Cerchiamo di prolungare la partita, nient'altro; ma poi finisce sempre allo stesso modo. (prima stagione)
  • È difficile che dottori e infermiere restino amici per molto tempo, perché all'inizio le infermiere ne sanno più di te, ma dopo pochi mesi gli studi fanno il loro effetto e si nota la differenza. Il futuro dell'amicizia dipende da come l'infermiera prende quel momento. (prima stagione)
  • Sono diventato medico per gli stessi quattro motivi di tutti: donne, soldi, potere e donne. (prima stagione)
  • I medici presentano le cose più ovvie come rivelazioni. (Jean-Luc Picard, La battaglia)
  • Maledetti dottori! Spuntano fuori all'improvviso. Attacchano alle spalle. (L'Uomo Schizoide)
  • – Non si offenda, ma non voglio che mi metta le mani addosso. Non è un segreto per nessuno che non amo gli esseri umani, e i dottori meno che mai.
    – È strano. Credevo che anche i dottori fossero degli esseri umani.
    – E si sbagliava. Lo chieda ai pazienti! (L'Uomo Schizoide)
  • La cosa peggiore dei medici è che ti guardano come se tu non fossi te stesso.
  • Mentre scrive la ricetta, il dottore ci guarda un'ultima volta per valutare se prescrivere una medicina di quelle care o di quelle a buon prezzo.
  • Quando un medico accosta l'orecchio al petto d'un malato, ha tutta l'aria di voler origliare dietro una porta chiusa. Ha l'assai indiscreta pretesa di ascoltare le confidenze che un polmone fa all'altro.

Proverbi

[modifica]
  • Chi ai medici si dà, a sé si toglie.
  • Chi non obbedisce al medico, obbedirà al becchino.
  • Chi vuol star sano, dal medico stia lontano.
  • È un gran medico, chi conosce il suo male.
  • Febbre nervina, non vuol dottori, né medicina.
  • I dottori non vogliono superiori.
  • I medici e la guerra, spopolano la terra.
  • Il buon medico non ha paura di scorticare.
  • Il medico aiuta sempre, se non l'ammalato, la propria borsa.
  • Il medico pietoso fa la piaga puzzolente. (proverbio toscano)
  • Il tempo è un gran medico.
  • Medico vecchio e chirurgo giovane.
  • Meglio un medico fortunato che uno dotto.
  • Ne ammazza più la penna del medico che la spada del cavaliero. (toscano)
  • Ne ammazzano più i medici che le malattie.
  • Sciroppo di cantina, pillole di gallina, buon mantello, e manda il medico a farsi bello.
  • Un buon medico ha un buon balsamo per ogni ferita.
  • Un buon medico non dà soltanto bevande dolci, ma anche pillole amare.

Bibliografia

[modifica]

Voci correlate

[modifica]

Altri progetti

[modifica]