Eva Jospin

Eva Jospin (1975 – vivente), artista francese.

Intervista di Francesca Pini, Corriere della Sera, 15 ottobre 2022.

• Mi piace utilizzare la natura come una specie di architettura arcaica. La roccia, la foresta possono diventare una cattedrale o delle colonne, opere completamente ibride. Nel lavoro m'interessano l'artificio e la rappresentazione. Stranamente, abbiamo bisogno del finto per rapportarci con il vero, e una gran parte dell'arte e del teatro fa proprio questo, tu puoi essere davanti all'opera e magari nella tua mente ritrovarti in una vera foresta. Poi, nelle mie opere, abbino il monumentale al dettaglio. Per catturare l'attenzione devi creare l'invisibile, mettere talmente tante cose che il tuo occhio non arriva a distinguerle, però devono esserci per osservare tutti i dettagli: una parte è davanti a te ma anche nascosta, come in natura.
• Voglio fare il mio giardino con delle follie, lavorando con mie sculture e piante vere. Oggi ci sono dei paesaggisti che progettano un parco e poi ci sono gli artisti che fanno un parco di sculture, mentre una volta erano gli artisti a disegnare dei giardini, Hubert Robert, Le Nôtre. Voglio fare il mio giardino, uno in Francia e uno in Italia, forse al Nord, perché il giardino secco non è nella mia tipologia di natura. Anche se adoro la Sardegna e la Sicilia, i profumi delle piante, dei licheni.
• [Su suo padre, l'ex primo ministro francese Lionel Jospin] Mi ha sempre vista disegnare sin da piccola, in campagna avevo un posto dove facevo delle strutture, non vengo da una famiglia borghese, dalla mentalità chiusa, ma certo avere un figlio che studia Belle Arti fa un po' di paura, sono tanti ad iniziare e pochi ad emergere. Non ho dovuto litigare con loro per fare l'artista (nel caso, lo avrei fatto) e hanno capito che non avrebbero potuto impormi nulla.

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