Lewis (mitragliatrice)

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Lewis Gun
Una mitragliatrice Lewis esposta al Museo Histórico Militar de Valencia
Tipomitragliatrice leggera
mitragliatrice aeronautica
OrigineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Stati Uniti
Impiego
Utilizzatorivedi lista
Conflittiprima guerra mondiale
guerre della banana
Guerra d'indipendenza irlandese
guerra civile irlandese
guerra civile russa
Guerra sovietico-polacca
Guerra del Chaco
guerra civile spagnola
seconda guerra mondiale
guerra di Corea
Guerra d'Algeria
Guerra arabo-israeliana del 1948
Guerra del Vietnam
Produzione
ProgettistaSamuel McClean
colonnello Isaac Newton Lewis
Birmingham Small Arms Co.
Date di produzione1914-1953
VariantiMk.I–Mk.V, Aircraft Pattern, in configurazione antiaerea, Light Infantry Pattern, Savage M1917
Descrizione
Peso12,7 kg (28 lb)
Lunghezza1 270 mm (50,5 in)
Lunghezza canna665 mm (26,5 in)
Calibro.303 in (7,7 mm), .30 in (7,62 mm) o 7,92 mm
Tipo munizioni.303 British
.30-06 Springfield
7,92 × 57 mm Mauser
Cadenza di tiro500–600 colpi/min
Velocità alla volata744 m/s (2 440 ft/s)
Tiro utile805 m (880 yd)
3 200 m (3 500 yd) max
Alimentazionecaricatore a tamburo da 47 o 97 colpi
Organi di miramirino ottico
Modern Firearms.ru[1]
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La mitragliatrice Lewis, in inglese Lewis Gun (o Lewis Automatic Machine Gun), fu una mitragliatrice leggera progettata all'inizio del XX secolo da Samuel McClean e perfezionata dal colonnello Isaac Newton Lewis.

Una postazione del British Army dotata di Lewis, seconda guerra mondiale

Adoperata dall'esercito statunitense nel 1913,[2] venne ritenuta inadeguata e sostituita con la mitragliatrice leggera Chauchat,[3] per poi passare nel 1917 al Browning Automatic Rifle. Il vero successo arrivò con l'inizio della prima guerra mondiale quando l'arma fu acquistata dal Belgio e successivamente dal Regno Unito. Durante il primo conflitto mondiale, venne installata su numerosi velivoli francesi, inglesi ed italiani, ma siccome non era dotata del timer che permetteva di sincronizzare la cadenza di fuoco con i giri dell'elica del motore, si decise di sistemarla nella parte anteriore dei velivoli, all'interno di una Scarff ring per permetterle di ruotare e di non essere di peso per l'artigliere. Vennero impiegate su questa mitragliatrice delle speciali munizioni incendiarie per far esplodere l'idrogeno contenuto nei dirigibili da bombardamento tedeschi. Nel 1932 la Lewis fu impiegata dall'esercito australiano per abbattere gli emù nel corso di un'operazione di contenimento, nota come guerra degli emù. Durante la guerra civile spagnola l'arma fu in uso agli eserciti franchista e repubblicano. Lo United States Marine Corps, al quale vennero cedute, la utilizzarono insieme alla US Navy fino alle prime fasi della seconda guerra mondiale.[4] L'arma rimase in produzione fino al 1945.

Caratteristiche

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L'arma funzionava a gas ed era raffreddata ad alette, anche se questo sistema era poco efficace e aumentava il peso dell'arma. La Lewis poteva montare un caricatore a tamburo da 47 o 97 colpi e in entrambi i casi aveva una cadenza di tiro di 550 colpi al minuto. Il peso di 12,7 chili rendeva più facile il trasporto, a differenza di armi simili dello stesso periodo.

  1. ^ Lewis light machine gun (USA - Great Britain), su world.guns.ru. URL consultato il 2 aprile 2013.
  2. ^ Ford (2005), p.70.
  3. ^ Hogg (1976), p.30-31.
  4. ^ Smith (1973), p.270.
  5. ^ http://www.sbhac.net/Republica/Fuerzas/Armas/Infanteria/Subfusiles/Subfusiles.htm#Ligeras Spagna repubblicana
  6. ^ Skennerton (2001), p. 9.
  • (EN) War Office (1929 (1999 reprint)). Textbook of Small Arms 1929. London (UK), Dural (NSW): H.M.S.O/Rick Landers.
  • (EN) W.H.B. Smith, 1943 Basic Manual of Military Small Arms (Facsimile Edition), Harrisburg PA (USA), Stackpole Books, 1943 (1979 reprint), ISBN 0-8117-1699-6.
  • (EN) Ian V. Hogg, The Complete Illustrated Encyclopedia of the World's Firearms, A&W Publishers, 1978, ISBN 978-0-89479-031-7.
  • (EN) Ian Skennerton, Small Arms Identification Series No. 14:.303 Lewis Machine Gun, Gold Coast QLD (Australia), Arms & Militaria Press, 2001, ISBN 0-949749-42-7.
  • (EN) Roger Ford, The World's Great Machine Guns from 1860 to the Present Day, London (UK), Amber Books, 2005, ISBN 1-84509-161-2.
  • (EN) Joseph E. Smith, Small Arms Of The World (10th Revised Edition), Harrisburg PA (USA), Stackpole Books, 1973, ISBN 0-88365-155-6.
  • (EN) John Glandfield, The Devil's Chariots - The birth and secret battles of the first tanks, Stroud (UK), Sutton Publishing, 2001, ISBN 0-7509-4152-9.
  • (EN) and Batchelor, John Hogg, Ian V., The Machine-Gun (Purnell's History of the World Wars Special), London (UK), Phoebus Publishing, 1976.
  • (EN) Christopher Chant, Small Arms Of World War II, London (UK), Brown Partworks, 2001, ISBN 1-84044-089-9.
  • (EN) Ian Skennerton, British Small Arms of World War 2, Margate QLD (Australia), Ian Skennerton, 1988, ISBN 0-949749-09-5.

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