Antonio de Mendoza
Don Antonio de Mendoza (Spagna, 1495 – Lima, 21 luglio 1552) è stato un politico e cavaliere medievale spagnolo, Cavaliere di Santiago, Commendatore di Socuéllamos, primo Viceré della Nuova Spagna, e secondo Viceré del Perù.
Antonio de Mendoza | |
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1° Viceré della Nuova Spagna | |
Durata mandato | 14 novembre 1535 – 25 novembre 1550 |
Monarca | Carlo V d'Asburgo |
Successore | Luis de Velasco |
2° Viceré del Perù | |
Durata mandato | 23 settembre 1551 – 21 luglio 1552 |
Monarca | Carlo V d'Asburgo |
Predecessore | Pedro de la Gasca |
Successore | Melchor Bravo de Saravia |
Origini
modificaDon Antonio (Lopez) de Mendoza, figlio di Don Iñigo López de Medoza, secondo Conte di Tendilla e primo Marchese di Mondéjar, (e anche nipote di Don Íñigo López de Mendoza, il famoso poeta) e della sua seconda moglie Francisca Pacheco Portocarrero (figlia di don Juan Pacheco primo conte di Escalona). Si sposò con Catalina de Vargas, figlia di Francisco de Vargas Tesoriere Maggiore dei Sovrani Cattolici dalla quale ebbe tre figli chiamati Íñigo, doña Francisca e don Francisco de Mendoza.
Inizio della carriera militare e politica
modificaIniziò con l'attività politica e militare nella corte di Ferdinando il Cattolico e continuò a servire suo nipote Carlo I.
Primo Viceré della Nuova Spagna
modificaFu Antonio de Mendoza il primo uomo a ricevere il titolo di Viceré di un territorio americano, divenendo Viceré e capitano generale della Nuova Spagna il 17 aprile 1535. Durante il suo governo continuarono i viaggi di esplorazione, appoggiò Hernán Cortés nelle esplorazioni che portarono alla scoperta della penisola della Bassa California, e appoggiò anche Francisco Vázquez de Coronado che nel 1540 si inoltrò nei territori che attualmente fanno parte degli USA e del Messico.
Fondò nel 1535 la Zecca (casa de moneda) a Città del Messico, diede impulso e ordine alle miniere, iniziò l'edificazione del porto di Veracruz, fondò la città di Valladolid (oggi Morelia, Michoacán) e iniziò con l'aiuto di Juan de Zumárraga la fondazione della Reale e Pontificia Università del Messico.
Viceré del Perú
modificaNel 1550 il Consiglio delle Indie nominò Luis de Velasco Viceré della Nuova Spagna, sostituendo Antonio de Mendoza che veniva nominato Viceré del Perù. Arrivò nel 1551, ma la carica durò solamente dieci mesi in quanto morì nel 1552; venne sepolto nella cattedrale di Lima.
Bibliografia
modifica- Aiton, Arthur Scott. Antonio de Mendoza. First Viceroy of New Spain. Durham. Duke University Press, 1927 (Reed. 1967)
- Escudero Buendía, Francisco Javier. “Antonio de Mendoza. Comendador de la Villa de Socuéllamos y Primer Virrey de la Nueva España”. Perea. Toboso (Toledo), 2003.
- Fernández, Rafael Diego. Antonio de Mendoza. Grandes Protagonistas de la Historia Mexicana. Editorial Planeta DeAgostini. S.A. México, 2002.
- Hanke, Lewis. Rodríguez, Celso. (Colab.). Los Virreyes españoles en América durante el Gobierno de la Casa de Austria. México. Perú. Biblioteca de Autores Españoles. Atlas, Madrid, 1978. 7 volúmenes.
- Pérez Bustamante, Ciriaco. Los Orígenes del Gobierno Virreinal en las Indias Españolas. D. Antonio de Mendoza. Primer Virrey de la Nueva España. (1535-1550). Anales de la Universidad de Santiago. Vol. III. Santiago, 1928.
- Rubio Mañé, José Ignacio.“Introducción al estudio de los Virreyes de Nueva España” (1535-1746). Universidad Nacional Autónoma de México. Instituto de Historia. Ediciones Selectas. México D.F. 1955.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio de Mendoza
Collegamenti esterni
modifica- Mendoza, Antonio de-, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Antonio de Mendoza, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (ES) Antonio de Mendoza, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Antonio de Mendoza Virrey de la Nueva España y Perú, su aache.com.
- Hubo otros Mendoza con importancia en la Historia de España y América, su uam.es. URL consultato il 18 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20479002 · ISNI (EN) 0000 0000 6615 8944 · BAV 495/219182 · CERL cnp00402023 · LCCN (EN) n82032292 · GND (DE) 118913328 · BNF (FR) cb123562391 (data) · J9U (EN, HE) 987007275666305171 |
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